Che cos’è il caffè e da dove proviene? In questo articolo vedremo tutto quello che c’è da sapere sul caffè, come e dove cresce, quali sono le varietà di caffè più diffuse e le relative differenze di gusto.
Ad oggi il caffè rappresenta una delle merci di scambio più diffuse dopo il petrolio. Tutti noi siamo ormai abituati a comprare nei supermercati il caffè in polvere o in chicchi, ma quanti sanno cosa è realmente il caffè? Da dove proviene? Come si ottengono i chicchi o i grani di caffè da macinare?
Non tutti sanno infatti che il caffè è una bevanda che si ottiene dalla macinazione dei semi di alcune piante tropicali appartenenti al genere Coffea. Coffea rappresenta un genere di piante, appartenenti alla famiglia delle Rubiacee e comprende oltre 120 specie, tra piccoli arbusti e alberi, alcuni dei quali vengono appunto utilizzati per la coltivazione del caffè.
Ma come è fatto il seme del caffè? Le piante appartenenti al genere coffea, producono solitamente dei fiori bianchi a forma di stella, da cui poi nasce il frutto (drupa), ovvero delle piccole bacche rosse, costituite internamente da una specie di nocciolo gelatinoso (pergamino) che contiene al suo interno i due semi di caffè. Non sempre sono presenti due semi, a volte può capitare di trovare un solo seme.
Inizialmente il seme del caffè ha un colore verde chiaro o color mandorla (dipende dalle varietà) e prende quel colore marrone scuro che siamo abituati a vedere, solo dopo la fase di tostatura. I semi di caffè infatti, vengono prima fatti essiccare, successivamente vengono fatti fermentare e solo infine subiscono il processo di tostatura, che può essere più o meno forte a seconda del tipo di caffè, per poi essere immessi sul mercato direttamente in grani o macinati.
Abbiamo detto che le piante di Coffea sono molte, ma solo alcune di esse vengono coltivate in larga scala per la produzione e l’esportazione di caffè a livello mondiale. Le principali varietà di caffè coltivate, sono tre: Coffea arabica, Coffea canephora (commercialmente chiamata Robusta) e Coffea Liberica, anche se quest’ultima viene coltivata in misura minore. A tal proposito, consigliamo vivamente di leggere il nostro articolo di approfondimento con le differenze tra Arabica e Robusta.
Ci sono anche altre specie coltivate perlopiù a livello locale e la più nota tra di esse è la Coffea Excelsa. Dunque per capire cos’è il caffè, vediamo insieme in cosa si differenziano le varietà di Coffea più diffuse.
Si tratta della specie di Coffea più antica, o meglio, la prima che è stata utilizzata per la produzione di caffè. Questa pianta è originaria dell’Etiopia, del Kenya Settentrionale e del Sudan sud orientale. La Coffea arabica viene coltivata in alta quota (tra i 1000 e i 2000 metri circa) ed è autoimpollinante. Inoltre il suo contenuto di caffeina è di molto inferiore rispetto alle altre specie, come ad esempio la Robusta.
Particolarità del gusto: delicato, leggermente acidulo e con note dolciastre.
Si tratta anch’essa di una specie particolarmente coltivata ed è originaria dell’Africa tropicale. La coltivazione della Coffea Robusta è più economica perché è una pianta molto adattabile e può crescere anche a quote sotto i 700 metri di altezza. Inoltre, rispetto alla Coffea arabica, i semi della Coffea Canephora contengono più caffeina.
Particolarità del gusto: forte e intenso, dal gusto più amaro.
La Coffea Liberica è una varietà molto meno diffusa rispetto alla Canephora e all’Arabica. È originaria della Liberia ma viene coltivata molto anche nelle Filippine e Indonesia. Questa pianta può crescere fino a 20 metri e i frutti sono più grandi rispetto a quelli della Coffea arabica. Data la sua buona resistenza ai parassiti, viene spesso utilizzata per fare incroci con altre piante di caffè.
Particolarità del gusto: delicato e piuttosto aromatico ma meno pregiato rispetto all’arabica e alla robusta.
La Coffea Excelsa, inizialmente scoperta in Africa nel 1903, come una nuova pianta da caffè, in realtà poi è stata classificata come una varietà della Coffea Liberica. Il suo nome corretto infatti è “Coffea liberica var. dewevrei”. È anch’essa una pianta particolarmente resistente ai parassiti e viene quindi incrociata con altre piante di caffè per crearne di nuove e più resistenti.
Particolarità del gusto: persistente e aromatico, simile all’Arabica.
Queste erano le varietà principali della Coffea, ma ricordiamo che ne esistono anche altre, molto meno diffuse, come:
Ora che hai capito cos’è il caffè, non perderti il nostro articolo su come viene lavorato il caffè, così potrai scoprire le origini sul perché preferisci alcuni caffè rispetto ad altri.