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Come Scegliere una Caffettiera

Come scegliere una caffettiera o una moka? In questa guida, vi aiuteremo a capire quali caratteristiche deve avere una buona caffettiera, la differenza tra i vari tipi di caffettiere sul mercato e tutti i fattori principali da considerare prima di comprare una moka o una qualsiasi caffettiera.

Come scegliere una Caffettiera

Questa guida è rivolta a tutti coloro che hanno intenzione di comprare una caffettiera ma non hanno idea di quale scegliere e soprattutto cosa bisogna sapere prima di acquistarne una. Vi spiegheremo passo passo tutte le caratteristiche che una buona caffettiera o moka deve avere e quali sono i principali tipi di caffettiere in commercio per capire quale possa essere quella giusta per le vostre esigenze. Se invece volete conoscere subito i migliori modelli, allora date un’occhiata alla nostra classifica (sempre aggiornata) per sapere qual è la migliore caffettiera e moka del mese.

Tipi di Caffettiere

Per sapere come scegliere una caffettiera, è opportuno capire bene quali sono le differenze tra i vari tipi di caffettiera in commercio. Per chi non lo sapesse infatti, non esiste solo la moka Bialetti, ma esistono molti altri tipi di caffettiere, ciascuna delle quali con delle peculiarità che ora scopriremo insieme.

1. La Moka Classica

Moka Express Bialetti

Si tratta della classica moka Bialetti, anche conosciuta come Moka Express e Espresso Moka. Bialetti è la marca originale e prende il nome proprio dal suo inventore, Alfonso Bialetti. Chi di noi non ha mai bevuto un caffè preparato con una moka Bialetti? Al giorno d’oggi esistono anche altri marchi di Moka, che riprendono tuttavia lo stesso design e lo stesso principio di funzionamento di una moka Bialetti.

Una moka classica, come quelle Bialetti o di altre marca, è formata essenzialmente da una caldaia con valvola di sicurezza, un filtro a imbuto, un filtro a piastrina, una guarnizione e un raccoglitore o bricco.

Normalmente il materiale principale con cui le moke vengono realizzate è l’alluminio, perché si scalda velocemente e non altera il sapore del caffè. Tuttavia, le moke realizzate in alluminio, possono essere utilizzate solo sui tradizionali piani cottura a gas o sulle piastre elettriche.

Quindi se avete un piano a induzione, dovete orientarvi sull’acquisto di moke o caffettiere realizzate in acciaio, almeno per quanto riguarda la caldaia. Esistono infatti alcuni modelli di moka della stessa Bialetti, realizzati interamente in acciaio, altri invece sono ibridi, ovvero hanno la caldaia in acciaio e il raccoglitore in alluminio.

Il caffè realizzato con una moka, è sicuramente meno intenso e più “acquoso” rispetto al caffè espresso, tuttavia molte persone preferiscono il sapore del caffè fatto con la moka alla corposità di un caffè espresso. Se invece, volete gustare un buon caffè espresso (o “simil espresso”) con una moka, esistono alcuni modelli dotati del cosiddetto “filtro crema” che aumentando la pressione dell’acqua in fase di infusione, ci permette di ottenere un caffè simile ad un espresso.

Uno degli ultimi modelli di moka capaci di erogare un caffè molto vicino ad un espresso, ad esempio è la nuova Bialetti New Brikka.   

2. La Moka Elettrica

Moka Elettrica De'Longhi

La moka elettrica non è altro che una normalissima moka ma dotata di una sua base elettrica per riscaldare l’acqua all’interno della caldaia. Si tratta di una soluzione particolarmente comoda se, ad esempio, si vuole portare la propria moka in viaggio.

La peculiarità delle caffettiere elettriche, almeno per quanto riguarda i modelli di fascia media e alta, è quella di essere dotate di un timer programmabile per l’accensione, in questo modo possiamo ottenere un caffè bello caldo poco prima del nostro risveglio e in modo del tutto automatizzato. Bisognerà solo avere l’accortezza di preparare la caffettiera, la sera prima di andare a dormire.

Alcuni modelli inoltre, quelli più avanzati, consentono anche di poter regolare l’intensità dell’aroma del caffè, di mantenerlo in caldo per un certo periodo di tempo dopo l’erogazione ed infine consentono di poter erogare altre bevande, come ad esempio l’orzo.

Ma non è tutto oro ciò che luccica, infatti uno dei principali svantaggi di queste caffettiere, riguarda i materiali di costruzione. La maggior parte dei modelli infatti, sono dotati di bricco in plastica o comunque di componenti molto plasticosi. Questo pregiudica sia la durabilità della caffettiera, sia la qualità del caffè stesso.

Fortunatamente, esistono anche caffettiere elettriche realizzate in acciaio o alluminio, che consentono così di poter gustare un buon caffè, ovunque ci sia una presa di corrente.

Tra le marche principali di caffettiere elettriche, troviamo come sempre la Bialetti o in alternativa la De’Longhi.

Per sapere inoltre come scegliere una buona caffettiera elettrica, tenete in considerazione alcuni fattori come la capienza della caldaia e il relativo numero di tazzine che è possibile riempire con quella quantità d’acqua, oltre alla possibilità di programmare l’erogazione del caffè e un bel display retroilluminato e che abbia dei caratteri ben leggibili.

3. La Caffettiera Napoletana

Caffettiera Napoletana (Cuccumella)

Questa caffettiera è nota anche come “cuccuma napoletana” o “cuccumella” e può essere realizzata con diversi materiali, come ad esempio l’alluminio, il rame, l’acciaio o l’ottone. Il materiale più diffuso è sicuramente l’alluminio.

Si tratta di una caffettiera essenzialmente composta da tre elementi:

  1. Recipiente per l’acqua (con manico)
  2. Il filtro (con coperchio da avvitare)
  3. Il raccoglitore con beccuccio (e manico)

A differenza della moka, nella caffettiera napoletana non abbiamo una vera e propria caldaia, infatti non è presente alcuna valvola di sicurezza, proprio perché l’acqua non va in pressione, ma troviamo invece un piccolo foro per la fuoriuscita del vapore. Una volta che l’acqua raggiunge la temperatura ideale (che non è quella di ebollizione, ma poco prima), la caffettiera napoletana andrà capovolta manualmente, ottenendo così un buon caffè estratto per “percolazione“, simile dunque al caffè filtro (impropriamente detto “caffè all’americana”).

Dunque come scegliere una caffettiera napoletana di qualità? Anche in questo caso, quando scegliete di acquistare una “cuccumella”, fate attenzione ai materiali di costruzione. Ricordate che per funzionare su un piano ad induzione, la caffettiera deve essere realizzata in acciaio inossidabile.

Valutate anche le dimensioni, perché in base a quelle, riuscirete a riempire più o meno tazzine di caffè, quindi verificate sempre la capienza della caffettiera napoletana.

4. La Caffettiera per Caffè Filtro (o all'americana)

Caffettiera Caffè Filtro - Pour Over

La caffettiera con filtro, nota anche come “caffettiera all’americana” o “caffettiera per caffè americano”, permette di ottenere un caffè dalla media intensità, utilizzando il sistema di estrazione “pour over” o “dripper“, molto simile a quello della caffettiera napoletana, infatti il principio di estrazione è del tutto simile e avviene sempre per percolazione.

Solitamente queste caffettiere, a forma di clessidra, sono composte da due elementi:

  1. La caraffa (di solito in vetro)
  2. Il filtro (in carta o metallo)

Il procedimento per ottenere un buon caffè, è molto semplice, basterà infatti versare un po’ di caffè macinato (con macinatura media per caffettiere) nel filtro e intanto far scaldare l’acqua in un pentolino fino ad arrivare quasi ad ebollizione. Successivamente, basterà versare l’acqua bollente sul filtro contenente il caffè in polvere e attendere il processo di estrazione del caffè che avverrà per percolazione, quindi bisognerà attendere qualche minuto prima che il caffè sia pronto.

Quindi come scegliere una caffettiera pour over di qualità? Come al solito la qualità dei materiali è un fattore decisivo quando si scelgono caffettiere di questo tipo, quindi assicuratevi che la caraffa sia in vetro e che abbia un buon filtro. Oltre ai filtri di carta, alcune caffettiere vengono vendute con i “filtri permanenti“, ovvero realizzati in metallo, ideali per non dover continuamente acquistare filtri in carta usa e getta.  

Esistono anche le caffettiere per caffè filtro elettriche e a tal proposito vi consigliamo di dare un’occhiata alla nostra classifica con le migliori macchine del caffè americano.  

5. La Caffettiera Francese o French Press

Caffettiera Francese - French Press

La caffettiera francese, nota anche con i nomi di “caffettiera a stantuffo”, “caffettiera a pistone”, “caffettiera a pressa”, “caffettiera pressofiltro” e “French Press”, rappresenta un ulteriore alternativa ai metodi di estrazione del caffè più comuni.

A differenza delle altre caffettiere, in questo caso l’estrazione avviene per infusione perché il caffè viene filtrato in un secondo momento, tramite il filtro a stantuffo o pressa-filtro.

La French Press è una caffettiera molto semplice da utilizzare ed è composta essenzialmente da 3 componenti:

  1. Il recipiente per l’infusione (di solito in vetro)
  2. Il filtro (in carta o metallo)
  3. Il coperchio (con filtro a  stantuffo integrato)

Il procedimento per ottenere un buon caffè è molto semplice, basterà utilizzare un caffè con tostatura chiara e macinato molto grossolanamente. Se avete un macinacaffè, anche manuale, sarebbe l’ideale, altrimenti potete acquistare del caffè già macinato ma deve avere una macinatura specifica almeno per caffettiere con filtro.

Basterà riscaldare l’acqua su un recipiente a parte, portandola quasi a ebollizione. Una volta che l’acqua sarà riscaldata al punto giusto, ne andrà versata una piccola quantità sul filtro dello stantuffo e nel recipiente per preriscaldare il tutto. Dopodiché, andrà eliminata l’acqua in eccesso dal recipiente, per poi versare al suo interno il caffè macinato e livellarlo. Subito dopo, andrà versata l’acqua bollente all’interno del recipiente con movimenti circolari e lenti, per poi chiudere il coperchio con stantuffo e lasciare in fase di infusione per qualche minuto (circa 4 / 5 minuti).

Una volta raggiunto il tempo di infusione, potrete premere lo stantuffo o pressa, molto lentamente fino a farlo arrivare in fondo. In questo modo, il filtro tratterrà tutti i residui di caffè macinato più grossolani, senza alterare più di tanto l’aroma del caffè.

Per capire quindi come scegliere una caffettiera francese o French Press, prestate attenzione non solo ai materiali della struttura, ma anche e soprattutto al materiale del filtro interno che può essere in carta o in metallo

La differenza è che il filtro in carta ha un potere filtrante maggiore, ma ne risentirà anche il gusto del caffè, risultando così più leggero, mentre il filtro in metallo, lascerà passare più grassi e aromi del caffè con il risultato di avere un caffè leggermente più corposo e intenso. Ovviamente dovrete valutare voi quale filtro è più indicato per i vostri gusti personali.

6. La Kamira

Caffettiera Kamira

La Kamira è una caffettiera unica nel suo genere ma probabilmente non ha la stessa notorietà delle caffettiere citate sopra. Si tratta di una caffettiera in grado di erogare un caffè espresso su una qualsiasi fonte di calore, caratteristica che la rende ideale anche per gli amanti del campeggio. Può essere utilizzata sia sui classici piani cottura a gas, sia sui moderni piani a induzione visto che è realizzata completamente in acciaio inossidabile.

Questa caffettiera è stata inventata dall’italiano Nino Santoro che è riuscito nell’impresa di realizzare una caffettiera dal design unico e innovativo, in grado di estrarre tutti gli aromi e gli oli contenuti nella polvere di caffè, ottenendo così un caffè espresso in modo economico, senza l’uso di cialde, capsule o quant’altro.

Il vantaggio della Kamira inoltre è di non essere soggetta ad usura, quindi è progettata per durare a vita, basterà solamente fare dei piccoli cicli di decalcificazione (con acqua e aceto bianco) una volta al mese, per mantenerla sempre efficiente. Inoltre sul sito, sono disponibili tutte le parti di ricambio della macchinetta.

Questa caffettiera è composta essenzialmente da una caldaia con valvola di sicurezza, una colonna curvata per il passaggio dell’acqua e un braccetto con beccuccio, simile alle macchine da caffè manuali, dove andrà inserito il caffè in polvere (con macinatura specifica per moka).

Se siete amanti del caffè espresso, vale sicuramente la pena acquistare questa caffettiera, i risultati che si possono ottenere sono sorprendenti, tuttavia, se non avete una buona dose di pazienza, manualità e soprattutto passione, è meglio che vi orientiate su qualcosa di più semplice da utilizzare.

Per ottenere un buon caffè con la Kamira infatti, sono necessarie una serie di accortezze, incompatibili con chi ha poca pazienza e va di fretta.

Come funziona una moka

Come funziona una moka

Quanti di voi sanno realmente come funziona una semplice moka? Molti di voi probabilmente non lo sanno, ma in realtà il principio di funzionamento di una moka è molto semplice. Per sapere dunque come scegliere una buona moka, secondo noi, è importante capire anche come funziona una moka.

La moka è costituita essenzialmente da 5 componenti:

  • La caldaia con valvola di sicurezza
  • Il filtro a imbuto (che contiene il caffè macinato)
  • Il filtro piastrina (per rimuovere i residui grossolani di caffè)
  • La guarnizione (per evitare perdite di pressione e di acqua)
  • Il raccoglitore o bricco (per raccogliere il caffè appena estratto)

Prima di parlarvi di cosa accade esattamente all’interno della moka, vediamo un attimo qual è la corretta procedura per ottenere un buon caffè con la moka:

  1. inserire l’acqua nella caldaia fino a circa un centimetro sotto la valvola di sicurezza
  2. inserire il filtro a imbuto nell’apposito alloggiamento della caldaia
  3. riempire il filtro a imbuto con del caffè macinato grossolanamente (la macinatura deve essere specifica per moka)
  4. non pressare il caffè e avvitare il raccoglitore alla caldaia
  5. mettere la caffettiera sul piano cottura della cucina, a fuoco medio
  6. spegnere il fuoco del fornello del piano cottura non appena la caffettiera inizia a “borbottare” o non appena si intravede la fuoriuscita di caffè dall’erogatore.

In che modo l’acqua sale dalla caldaia al raccoglitore? Nel momento in cui mettiamo la moka su una fonte di calore, l’acqua all’interno della caldaia inizia a scaldarsi, rilasciando vapore acqueo. Più aumenta il vapore, più aumenta la pressione all’interno della caldaia. Questo accade perché il vapore tende ad espandersi sempre più, andando ad esercitare una pressione crescente sull’acqua che sarà costretta a salire passando per l’unica via disponibile, ovvero il filtro a imbuto dove è contenuto il caffè macinato, passando così alla fase di estrazione del caffè.

A questo punto, il caffè appena estratto, dovrà passare per il filtro metallico a piastrina (posto sotto al raccoglitore insieme alla guarnizione) che setaccerà la bevanda, rimuovendo i residui più grossolani di caffè che continuerà la sua salita attraverso la colonnina (o camino) del raccoglitore, per poi fuoriuscire dall’erogatore. In questa fase, se la fiamma è troppo alta, il caffè potrebbe schizzare per la fuoriuscita del vapore, quindi sarà necessario l’utilizzo di un paraschizzi per moke.

Se il caffè dovesse essere pressato, rischierete di ottenere un caffè sovra-estratto, quindi dal caratteristico sapore di bruciato e amaro, proprio perché l’acqua non avrebbe una spinta sufficiente a filtrare attraverso la massa di caffè pressato. 

Il materiale della caldaia: alluminio o acciaio?

Caldaia Moka in Alluminio o Acciaio?

Per capire come scegliere la caffettiera ideale per le proprie esigenze, è molto importante valutare il materiale con cui è stata realizzata la caffettiera, in particolare la caldaia o comunque la parte inferiore, quella che dovrà poi stare a contatto con la fonte di calore del vostro piano cottura.

Non tutti sanno che le caffettiere in alluminio, possono essere utilizzate solamente sui piani cottura a gas o con piastra elettrica, mentre le caffettiere in acciaio, possono essere utilizzate ovunque, anche sui moderni piani a induzione.

L’acciaio oltretutto è un materiale più duraturo e resistente rispetto all’alluminio, conferendo anche maggiore stabilità alla caffettiera.

Quindi, se avete un piano a induzione, dovrete necessariamente orientarvi sulle caffettiere in acciaio o che abbiano quantomeno la caldaia realizzata in acciaio.

La capacità della caffettiera

Capacità di una caffettiera

Un altro aspetto da non sottovalutare per scegliere una buona caffettiera (di qualsiasi tipo), riguarda la capacità in ml, ovvero quante tazzine di caffè si possono preparare con un singolo utilizzo.

Solitamente, sul mercato si possono trovare caffettiere e moke che consentono di preparare da un solo caffè, fino a 18 / 20 caffè, quindi se decidete di acquistarne una online, non fatevi ingannare dalle foto del prodotto, ma controllate nelle specifiche tecniche il numero di tazzine che la caffettiera può riempire.

Dunque come scegliere una caffettiera o moka in base alla capacità della caldaia? Di seguito troverete una tabella che abbiamo creato per darvi un’idea di quante tazzine di caffè si possono riempire in base alla capienza (in ml) di una caldaia di una comune caffettiera.

Il materiale del manico

Manico caffettiera in plastica

Manico in plastica

Manico caffettiera in legno

Manico in legno

Manico caffettiera in metallo

Manico in metallo

Il manico è un altro fattore importante da considerare per scegliere una caffettiera di qualità. Prima di comprare una qualsiasi caffettiera infatti, noi consigliamo sempre di valutare in particolare il materiale del manico.

È molto importante che il manico abbia una buona resistenza al calore, quindi deve essere realizzato in un materiale altamente isolante come la plastica o il legno.

Può capitare infatti che alcune caffettiere, siano completamente realizzate in acciaio, compresi i manici. Questo è sicuramente un bene per la solidità della struttura e la resistenza generale della caffettiera, tuttavia, se il manico non è rivestito quantomeno con un materiale isolante o non è ben strutturato, si rischia seriamente di scottarsi una mano, specialmente chi prepara il caffè in moka con la fiamma alta. Ricordate che per ottenere il miglior caffè possibile con una moka, è buona norma tenere la fiamma del fornello bassa, così facendo si riesce anche a non far surriscaldare eventuali manici in metallo. 

Quindi come fare per scegliere una buona caffettiera in base all’impugnatura? Noi consigliamo sempre di leggere le nostre recensioni e le opinioni degli utenti prima di comprare la caffettiera o la moka che vi piace, così potrete avere un riscontro diretto basato sulle opinioni di altri utenti.   

Caffè espresso con la moka, si può?

Caffè espresso con moka

Molti di voi si chiederanno se è possibile ottenere un caffè espresso, denso e cremoso come quello del bar, con una moka. A questo punto è doveroso fare una piccola premessa: un vero caffè espresso, si può ottenere solamente con una macchina da caffè espresso, che abbia una pompa da almeno 9 bar di pressione e utilizzando caffè con macinatura fine, specifica per macchine da caffè espresso.

Fatta questa piccola premessa, possiamo dirvi che esistono delle caffettiere che sfruttano dei sistemi alternativi alle classiche macchine da caffè espresso e che vi consentono di ottenere un caffè buonissimo, aromatico e cremoso quasi come il caffè del bar.

Un caffè particolarmente buono, potete ottenerlo sicuramente con la Kamira, la caffettiera che abbiamo menzionato precedentemente, nel paragrafo relativo ai tipi di caffettiera.

In alternativa, ci sarebbe anche la nuova Bialetti New Brikka che permette di ottenere un caffè “simil espresso“.

Avendo usato entrambi i sistemi, possiamo confermare che sia la Kamira che la Bialetti New Brikka, rappresentano due ottime alternative alle migliori macchine da caffè espresso a capsule.

F.A.Q. - Domande Frequenti

In questa guida abbiamo visto come scegliere una caffettiera giusta per le vostre esigenze, ma per sapere quale caffettiera comprare o quale moka comprare, vi rimandiamo alla nostra classifica aggiornata con le migliori caffettiere del mese, dalla migliore economica, alla migliore top di gamma. Grazie alla nostra classifica, troverete sicuramente il tipo di caffettiera con la migliore offerta online per le vostre esigenze.

Dipende dal tipo di caffettiera che intendete comprare. Ad esempio, una moka classica da due tazze o tre tazze, può costare dai 12 / 15 euro in su. Il prezzo varia non solo in base alla marca della caffettiera e al materiale di costruzione, ma anche e sopratutto in base alla capacità della caldaia. Una moka Bialetti Express da 18 tazze ad esempio, può costare anche fino a 90 / 100 euro. Ci sono poi delle caffettiere di design, come ad esempio le caffettiere Alessi che possono arrivare a costare anche diverse centinaia di euro, in base al design e ai materiali con cui sono realizzate.

In commercio si possono trovare molti tipi di caffettiera e i principali li abbiamo visti in questa nostra guida su come scegliere una caffettiera.

Per quanto riguarda la moka, non esiste solo la Bialetti, ma esistono anche moke di altre marche ottime, come ad esempio:

Sono tutte in grado di offrire un ottimo caffè e ricordate che anche se la marca è diversa, il principio di funzionamento di una moka è sempre lo stesso. L’importante è saper usare una moka in modo corretto.

Fare un caffè con la moka è piuttosto semplice, basta solo qualche piccola accortezza per ottenere un caffè perfetto con la moka.

  • Per prima cosa, bisogna riempire la caldaia con acqua, fino ad un centimetro circa sotto il livello della valvola di sicurezza.
  • Una volta inserito il filtro a imbuto nel suo alloggiamento, andrà riempito fino all’orlo con caffè macinato per moka, senza pressarlo.
  • Avvitare il raccoglitore o bricco e mettere la caffettiera sul fornello del vostro piano cottura, a fuoco medio / basso.
  • Non appena sentirete la caffettiera “borbottare” o non appena vedete il caffè uscire dall’erogatore, spegnere il fuoco e attendere la completa erogazione del caffè.
  • A questo punto sarà necessario solamente girare il caffè con un cucchiaino direttamente all’interno del bricco così sarà pronto per essere servito.

Per ottenere un buon caffè con la vostra moka, non dovrete fare altro, vi basterà seguire queste brevi indicazioni per gustare un ottimo caffè.

Come si usa la cuccuma napoletana (o cuccumella)? Lo abbiamo già visto in questa nostra guida e l’utilizzo di questa caffettiera è in realtà molto semplice, vediamo insieme tutti i passi da seguire per ottenere il miglior caffè possibile.

  • Per prima cosa va utilizzata una macinatura molto grossolana, leggermente più grossolana di quella per moka. L’ideale sarebbe utilizzare caffè in grani ed eventualmente macinarlo al momento con un piccolo macinacaffè manuale.
  • Riempite poi il contenitore per l’acqua (erroneamente chiamato “caldaia”) fino a 1 cm circa sotto il forellino per l’uscita del vapore
  • Scaldare l’acqua fino a portarla quasi a ebollizione
  • Mentre l’acqua scalda, inseriamo il caffè macinato all’interno del filtro, senza pressarlo e avvitiamo il coperchio del filtro
  • Una volta che l’acqua si è scaldata al punto giusto (momento prima dell’ebollizione), togliere il recipiente dal fornello, inserire all’interno il filtro precedentemente riempito con il caffè macinato e chiudere il tutto con l’altra parte della caffettiera, ovvero il bricco.
  • A questo punto, capovolgere la caffettiera e lasciare percolare il caffè per circa 4 / 5 minuti, a seconda di quanto è grande la caffettiera e quindi di quanta acqua deve percolare. Passati i 5 minuti, il vostro caffè sarà pronto per essere servito.

Saranno sufficienti queste piccole accortezze per ottenere un ottimo caffè dalla vostra “napoletana”.

Al contrario di quanto si possa pensare, una moka non va mai lavata con il sapone, né in lavastoviglie. Gli odori dei saponi infatti, potrebbero compromettere il sapore del caffè.

Sarà sufficiente lavarla a mano quotidianamente con della semplice acqua calda, passando tutti i componenti sotto il getto d’acqua, eliminando così tutti i residui di caffè.

Se vogliamo fare una pulizia più profonda invece, sarà sufficiente eseguire un piccolo ciclo di decalcificazione dei componenti, una volta a settimana. Come? Basterà riempire la caldaia per metà con acqua e per metà con aceto bianco, comporre la caffettiera e metterla sul fornello a fuoco medio. Attendiamo finché non fuoriesce tutta la miscela di acqua e aceto. Questo consente di pulire la caldaia e il circuito interno della caffettiera, rimuovendo eventuali incrostazioni di calcare.

Sarebbe utile anche immergere il filtro a imbuto e il filtro a piastrina (quello sotto al raccoglitore) in una ciotola o vaschetta con acqua bollente e un cucchiaio di aceto bianco, in modo da rimuovere ogni residuo di calcare.

Quando effettuate la pulizia della moka utilizzando l’aceto, sciacquate bene la caffettiera e fate sempre un caffè a vuoto prima di prepararne uno per voi, in modo da rimuovere l’eventuale sapore di aceto.

Ricordate infine, di asciugare per bene con un panno, tutte le parti della caffettiera dopo averle accuratamente lavate, altrimenti l’umidità potrebbe formare della condensa o generare cattivi odori.

La Moka Express è stata inventata nel 1933 dall’inventore e imprenditore Alfonso Bialetti, diventando presto uno dei principali produttori italiani di caffettiere. Il logo di Bialetti invece, il famoso “omino con i baffi“, fu disegnato da Paul Campani negli anni ’50 e ancora oggi rappresenta l’azienda Bialetti.

È importante non solo sapere come scegliere una caffettiera di qualità ma anche quale caffè utilizzare per ottenere le migliori prestazioni. Nella moka o in una qualsiasi caffettiera tipo moka, va sempre utilizzato il caffè con macinatura media / grossolana, ovvero deve essere specifico per moke. In ogni confezione di caffè macinato, viene sempre specificato se la macinatura è per moka, caffettiera con filtro o macchina espresso.

Le migliori miscele per moka che potete acquistare online sono le seguenti:

Queste sono le miscele che secondo noi vale la pena provare almeno una volta, ma nessuno vi vieta di acquistare la miscela di caffè della marca che più preferite nel vostro supermercato o negozio online di fiducia.

Nella caffettiera napoletana, va utilizzato invece un caffè con macinatura leggermente più grossolana della moka, altrimenti si rischia di ottenere un’estrazione errata del caffè. Si può utilizzare anche il caffè macinato per moka, ma l’ideale sarebbe utilizzare caffè in grani e macinarselo da soli, va benissimo anche un piccolo macinacaffè manuale, scegliendo una regolazione media / grossolana.

Non c’è una risposta in termini assoluti a questa domanda perché è tutta questione di gusti personali. Noi preferiamo di gran lunga il caffè espresso perché è nettamente più intenso, aromatico, denso e cremoso, rispetto ad un caffè preparato con una qualsiasi caffettiera, ma molte persone, preferiscono invece il gusto più delicato del caffè fatto con una moka o con una qualsiasi altra caffettiera.

È bene anche precisare che ogni tipo di caffettiera, estrae il caffè secondo il proprio sistema, quindi il sapore può variare di molto da caffettiera a caffettiera. Per sapere qual è il caffè migliore per le vostre esigenze, dovreste provare tutti i tipi di caffettiera!

Se avete letto tutta la nostra guida su come scegliere una caffettiera, allora sapete già la risposta. Per chi ancora non lo sapesse, per utilizzare la moka sull’induzione, è necessario che almeno la caldaia sia realizzata in acciaio, altrimenti non potrete utilizzarla sul vostro piano a induzione. Quindi se la vostra moka è in alluminio e non avete intenzione di acquistarne una nuova, potreste optare invece per l’acquisto di un adattatore per induzione, così potrete continuare ad usare la vostra moka preferita.

La moka Bialetti è concepita per durare una vita, non presenta infatti componenti soggetti ad usura, ad  eccezione della guarnizione che andrà sostituita ogni volta che si rovinerà, tenendo presente che una guarnizione può durare tranquillamente diversi anni ed ha un costo irrisorio. L’importante è che vi sia chiaro come scegliere una caffettiera o moka di qualità, altrimenti rischierete di spendere soldi in un prodotto di scarsa qualità e che sarà destinato ad usurarsi o rompersi dopo pochi mesi di utilizzo.

Per capire da quante tazzine è la vostra moka, basta che misuriate quanti ml di acqua entrano nella caldaia e confrontiate il valore con la tabella che trovate in questa guida, al paragrafo “La capacità della caffettiera“.

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